Fonoteca del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali di Cremona, Università degli Studi di Pavia, .

Nella sua azione di digitalizzazione dell’ingente patrimonio di rulli per autopiano, il Dipartimento di Musicologia e Beni culturali lancia la campagna “Adotta un rullo!

Di cosa si tratta?

A chi voglia sostenere il progetto chiediamo di contribuire economicamente alla realizzazione delle digitalizzazioni; in cambio nella lista dei rulli digitalizzati il suo nome apparirà come sponsor del rullo che è stato reso disponibile grazie alla sua donazione.

1995 Antonio Latanza, La F.I.R.S.T. Fabbrica Italiana Rulli Sonori Traforati, «Il coltello di Delfo», A. 9, n. 33 (1995), p. 25-32
1996 Maria Maddalena Schito, Catalogo della collezione di rulli per pianola della Scuola di Paleografia e Filologia musicale, tesi di Laurea in Musicologia, Cremona, Scuola di Paleografia e Filologia Musicale dell'Università di Pavia, 1996
2008 Antonio Latanza, Fra musica meccanica e archeologia industriale: storia della Fabbrica Italiana Rulli Sonori Traforati (F.I.R.S.T.), Cremona 1904-1930, Cesena, AMMI - Associazione Musica Meccanica Italiana, 2008
2013 Carlo Bianchini - Pietro Zappalà, Progetto di valorizzazione della collezione dei rulli per autopiano del Dipartimento di Musicologia e beni culturali dell'Università di Pavia: studi sulla ditta cremonese FIRST e catalogazione standard dei supporti musicali meccanici, atti del Convegno «Mechanical Music: Who? What? Where?», Cesena-Villa Silvia, 5 maggio 2013, solo in formato digitale [formato pdf, 31 pp.]

Il Dipartimento di Musicologia e Beni culturali sta procedendo alla scansione integrale dei rulli, compatibilmente con il reperimento delle necessarie risorse economiche. L'obiettivo primario è quello di preservare le numerose informazioni contenute in essi (il tracciato dei fori, ma anche le indicazioni agogiche e dinamiche, l'eventuale presenza di testo cantato o di segni apposti da un proprietario o un esecutore), prima che i supporti materiali decadano in modo irreversibile.

A partire dal 2014 il Dipartimento ha avviato una prima fase sperimentale di scansioni, con l'ausilio degli esperti dell'AMMI - Associazione Musica Meccanica Italiana (progetto Sisar: Flavio Pedrazzini, Matteo Malosio e Niccolò Perego) e la collaborazione di Giampaolo Zeccara. Scopo della sperimentazione, condotta anche con l'ausilio di numerosi volontari, era quello di testare lo scanner progettato dagli esperti dell'AMMI. Tale sperimentazione ha condotto nel 2019 alla realizzazione di un secondo prototipo di scanner, con il quale è stata avviata la campagna estensiva di scansioni del patrimonio di rulli del Dipartimento.