Peter Titz Vienna (AT) 1852-1873 | ||||
N° di serie | Durante le operazioni di sistemazione, indagine e preparazione alla mostra non è emerso alcun numero di serie. |
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Sistema: | Pressione | Corista: | La3 456,7 Hz ca. (unico gioco, rilevato a 17°C) | |
N° di giochi: | 1 gioco + 3 registri (meccanici o di modifica) | |||
Disposizione fonica | ||||
Bassi (dal centro verso sx) | Soprani (dal centro verso dx) | |||
"Octavin / Baßs" (registro meccanico): aggiunge l'ottava inferiore fino a Fa#2, in seguito aggiunge l'ottava superiore fino a Si2 |
"Octavin / Discant" (registro meccanico) |
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Altri registri: | Al centro: "Esepres/sion" (sic) (registro di modifica) |
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Estensione: | Do0 - Do6 (tastiera a 73 tasti) | Divisione bassi/soprani: | Si2 - Do3 | |
Accessori: | ||||
Iscrizioni: | Sopra la tastiera:
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Proprietà: | UNIVERSITÀ DI PAVIA - Sistema Museale di Ateneo | |||
Note storiche: | Strettamente legato al costruttore della Turingia, Jacob Deutschmann, il quale aveva sviluppato la physarmonika ideata da Anton Haeckl nel 1818, Peter Titz (1823 - 1873), boemo, lavora presso la sua bottega a Vienna dapprima come apprendista nella riparazione e costruzione di organi per diventare, nel 1852, costruttore autonomo di organi e harmonium. La filiazione alla linea costruttiva di Deutschmann è riscontrabile nelle linee stilistiche degli chassis degli strumenti che Titz realizza, mentre la fonica è assolutamente di nuova concezione, molto delicata ma non priva di smalto. La casa d'organi, harmonium e phisarmonike proseguirà alla sua morte con la supervisione del genero Teofil Kotykiewicz che, confidando nella fama che il suocero aveva ottenuto in tutto l'imero austro.ungarico, non eliminò mai il suo nome dalla ragione sociale dell'attività, definendosi "Peter TItz nachfahre" (discendente di Peter Titz). |


