Graziano Tubi - Lecco (IT) anni Dieci del '900 | ||||
N° di serie | Posto in più parti sul somiere vi è il numero di serie timbrato a inchiostro:
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Sistema: | Pressione | Corista: | La3 439 Hz (dato fornito dal prestatore) | |
N° di giochi: | 4 giochi + 1/2 soprani + ? | |||
Disposizione fonica | ||||
Bassi (dal centro verso sx) | Soprani (dal centro verso dx) | |||
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Altri registri: |
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Estensione: | Do1 - Do6 tasteriera traspositrice (72 tasti): -4 1/2 toni +7 1/2 toni | Divisione bassi/soprani: | Mi3 - Fa3 | |
Accessori: | Tre ginocchiere:
Maniglie laterali di presa in metallo lavorato. Sul frontalino dei registri vi sono due inserti per alloggiarvi i porta candele (questi mancanti). |
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Iscrizioni: | Due medaglioni in metallo che contraddistinguono il costruttore sul frontale dei registri, incastonati ai lati dei pomelli del gran giuoco e dell’espressione:
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Proprietà: | Collezione privata Gianluca Vergani – Castelleone, CREMONA | |||
Note storiche: | Graziano Tubi (Milano 1825 – Lecco 1904) da studente di giurisprudenza coltiva la passione per le invenzioni, arrivando a vincere un premio all’Esposizione Universale di Parigi del 1867. Sono proprio la passione per la tecnologia e la meccanica che lo porteranno nel 1861 a trasferirsi a Parigi. Qui avrà modo di conoscere i progressi tecnologici compiuti dalle grandi case produttrici di harmonium a pressione (Alexandre in particolare) a cui si ispirerà, almeno all’inizio della sua produzione, scegliendo per i propri strumenti le ance francesi Estève note per la loro prontezza, intonazione e bellezza timbrica. Se all’inizio i suoi modelli si avvicinano per dimensioni e possibilità foniche a quelli francesi, col tempo Tubi si adatta sempre più alle esigenze ‘liturgiche’. La produzione della Ditta G. Tubi, fondata a Milano nel 1860, trasferitasi a Lecco nel 1868, entra in crisi con la Seconda Guerra Mondiale, quando la penuria di materie prime di pregio costringe la produzione ad utilizzare la meno nobile bachelite e pannelli multistrato impiallacciati invece di ebano, avorio e noce massiccio. La produzione cessa definitivamente negli anni ’70; nella memoria di molti organisti rimarrà però il bucolico marchio di fabbrica, applicato a circa 60.000 strumenti prodotti: un pastore che suona uno schalmei circondato dal suo gregge. Lo strumento, che monta ance originali punzonate “Tubi”, ad oggi (fine ottobre 2019) è suonabile. La meccanica è stata revisionata e i mantici reimpellati. Sonorità molto squillante.
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Tubi, Graziano
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- Categoria: Schede harmonium
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